giovedì 11 marzo 2010

In my bag

Che bello marzo, un giorno nevica, un'altro fa caldo.
Lady Gaga si è momentaneamente stufata di far video e alla radio si sente solo musica noiosa.
Ai giornali parlano ancora del look della Clerici al Festival, brutta grassona, tanta importanza ad un elefante con addosso dei lustrini cuciti da un designer fallito anni fa, neanche si parlasse del dolce e buono Dumbo. Ai telegiornali poi è ancora peggio, ma alla televisione in generale. Si carina la Hunziker che ride per forza, si ma che ridere Greggio, che ridere prendere per il culo dei politici che rovinano l'Italia. Poi si parla di bellezza e chi ti fan vedere? Belen, ah beh, si, carina, ma morta li, la risata più antipatica degli ultimi due anni televisivi.
E' così, siamo circondati da mediocrità. Mediocrità superficiale, nei vestiti, in tutto ciò che è l'estetica, oramai diventata anti-estetica, ma soprattutto mediocrità sentimentale, morale.
Siamo circondati da un 2010 in cui la notizia bomba è il lifting di Patty Pravo e, per quanto ti possa amare Patty, ma scusa, non ce ne frega na sega.
Siamo attorniati, attanagliati da un 2010 in cui i propositi saranno quelli di sposare un ricco e farsi mantenere, fare un sacco di soldi, fare quello che nemmeno ci possiamo permettere solo per dimostrare che anche noi "siamo".Il problema è che non siamo, ma appariamo, il problema non è l'Italia , la neve a marzo, o le tette della Ventura, oramai sempre più sode nonostante l'età, il problema di questo marzo siamo NOI.
Siamo noi che andiamo bene ma che vogliamo dimostrare il contrario, siamo noi che non ci amiamo abbastanza ma che vogliamo dimostrare al prossimo che siamo al top sempre. Siamo noi che stiamo ore chiusi in camera non scollandoci dai siti internet, siamo noi che pur di non essere soli ci compriamo una Balenciaga nuova e la teniamo in adorazione dentro la scatola, siamo noi che abbiamo paura che uscire dalla porta con una tuta addosso sia come sparare alla croce rossa.
Il mio consiglio? Spegnere il pc, prendere la propria borsa e smetterla di ammirarla, ma portarsela in giro,viverla, distruggerla, se sei così solo da avere solo una borsa che ti ama, almeno falla stare con te al cento per cento e amala a tua volta. Se riesci ad amare una borsa, che non ha ne sentimenti, ne parole, ne un cuore, sarà poi semplicissimo amare qualcuno che possa avere tutto ciò che non ha una borsa, ma che soprattutto possa avere un cuore capace di amarti.

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